Sembrava un Paradiso è una raccolta di racconti, di parabole, di sogni e di speranze, che contengono il confronto con l'infinita promessa, con la presenza di un afflato spirituale e di una sacralità laica che si rinnova nel quotidiano. In queste pagine c'è un testamento umano, dentro e fuori la natura che ci circonda, troppo spesso data per scontata; sono storie che rimandano a un tempo che non ha collocazione e che può essere la via per il futuro. Ci troverete la gioia delle fatiche, la connessione con l'esterno da sé, la profonda consapevolezza che ognuno di noi è solo una parte del tutto: piccole e grandi istantanee di vita vissuta, immaginata o attesa. Vi si esplora il concetto di 'coltivazione', grazie alla forza del racconto civile e alla musica dolce della poesia, così da non perdere la memoria della nostra tragica e salvifica bellezza. È una chiamata a raccolta, per credere che ci possa essere un avvenire prospero o come minimo normale. Sono novelle d'ambiente, semi gettati su ciò che sta per nascere. Le donne e gli uomini che popolano le pagine di questo libro sono viandanti della volontà, coraggiosi messaggeri di tempo; un tempo che è misura, scansione, battito vitale. Perché la nostra esistenza inizia in una vallata in cui una coppia di ragazzi pianta le fondamenta di una casa solida, accende il focolare e si racconta storie al tramonto; una vallata che sembrava un Paradiso.