Pubblicato per la prima volta nel 1884, "Alla conquista del pane" è il secondo dei romanzi di impianto naturalistico in cui Paolo Valera denuncia con violenza le ingiustizie sociali e le sofferenze del proletariato e del sottoproletariato urbano dell'Italia del suo tempo: il degrado sociale, la miseria e la disperazione si mescolano, autoalimentandosi come una fiamma che non si spegne mai, nei luoghi del vizio e nelle periferie dove la classe sottoproletaria è abbandonata a se stessa. -